First Step.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Players
    Posts
    379
    Location
    Scepter 4

    Status
    Anonymous
    Yuurou stringe con forza la pergamena appena ricevuta dal consiglio, pensando a quanto sia stato difficile ottenere quello stramaledettissimo mantra.
    Ovviamente quei miserabili vecchiacci non si sono mai bevuti fino in fondo la sua recita del bravo e volenteroso ragazzo diventato evocatore per vendicare la mote dei genitori.
    “Purtroppo, i vecchi imbecilli con il passare del tempo, oltre alla demenza senile, acquisiscono anche una certa capacità di leggere l’anima delle persone attraverso gli occhi. Chissà cosa hanno visto nei miei” si chiede, mentre sulle labbra affiora un sogghigno.
    È stata una lunga e sfibrante impresa, più volte ha sentito scorrergli sottopelle il desiderio di impugnare Muramasa e ridurre quei vecchi scarti di umanità a brandelli, per poi prendersela da solo la pergamena con il mantra, tuttavia ciò gli avrebbe causato lo spiacevole inconveniente di diventare un ricercato – probabilmente, il nemico pubblico numero uno – quindi per tutta la durata del colloquio si è limitato a sorridere, annuire e replicare con tutta la squisita educazione che è stato in grado di fingere dall’alto dei suoi istinti omicidi.
    Il lato positivo di un colloquio tanto lungo e dibattuto, è stato l’essere in grado di scovare l’anello debole tra i consiglieri. Menti anziane, non necessariamente diventano sagge, alcune semplicemente si indeboliscono e una mente debole per lui è facilmente espugnabile.
    La sua voce si è fatta lenta e cadenzata, quasi cantilenante, mentre ripeteva le sue motivazioni. La voce così densa di fascino e persuasione che il consigliere seduto all’estrema sinistra del lungo tavolo scuro si è ritrovato subito ad annuire e a perorare la sua causa davanti agli altri consiglieri, fino al definitivo cedimento di questi ultimi.
    La mente di Yuurou torna al presente, si sta dirigendo nell’unico posto che sente davvero sicuro, la casa che ha condiviso con Haruki dopo la morte dei loro genitori e prima della sua iscrizione all’accademia. Si dice che forse sarebbe meglio un posto isolato come un bosco, ma lui odia stare in mezzo a piante puzzolenti e insetti schifosi, quindi si convince che il seminterrato di casa vada più che bene; dopotutto, Haruki è all’accademia in questo momento, questo vuol dire che non ci sarà neanche l’adorato fratellino a disturbarlo.
    Solo quando prova a infilare la chiave nella toppa si rende conto che le sue mani stanno tremando, quindi si impone un respiro profondo per riappropriarsi della propria calma, poi entra in casa. Abbandonata la tracolla sul tavolo della cucina, si dirige subito nel seminterrato e si siede a gambe incrociate sul pavimento, immerso in una semioscurità rischiarata da un’unica lampadina di un voltaggio davvero troppo basso per poter fornire un’illuminazione decente.
    “Perfetto” pensa Yuurou, “Amo l’oscurità”.
    Srotola la pergamena, inspira profondamente e infine inizia a leggere il mantra. I toni di voce sono la sua specialità, dopotutto sono alla base di uno dei suoi poteri, il Dom, ciò che ha usato contro il consigliere; ciò rende il mantra il suo metodo preferito di evocazione.
    La sua voce si adatta alla perfezione alla lenta litania, diventa profonda fino a quasi non sembrare più la sua.
    Passano interminabili minuti poi, infine, arriva alla fine del testo e si concede un sorriso, attendendo l’arrivo del demone.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    You might be a genius or a prodigy or whatever, but once you’re broken, you’re no better than trash. - M.H.

    Group
    Players
    Posts
    6,063

    Status
    Offline
    ₪ Vaistravana | Avani
    1217 - Demone - Scheda - Partner
    « Are you sure enought? »
    Era da parecchio tempo che Vaistravana non sentiva il richiamo del mantra. Erano passati anni dall'ultima volta che era stato ufficialmente sulla Terra. Aveva passato il tempo leggendo o dormendo, lasciando ad Avani la possibilità di uscire più spesso; leggere, dormire ed allenarsi erano le uniche cose che facevano, anche se l'allenamento non era così intensivo: si sentiva forte, sapeva di esserlo e non c'era bisogno di ripassare i fondamentali, non nel mondo demoniaco almeno. Stava lavorando con Avani per la creazione di una tecnica migliore, utile, ma i progressi erano lenti.
    Stava leggendo una pergamena interessante quando sentì, chiaro e deciso, il richiamo del mantra. Era da diverso tempo che qualcuno non lo chiamava in maniera così decisa, doveva essere un Master degno di lui e decise di rispondere con un approccio positivo; non che potesse non rispondere ma chiunque fosse era interessante.
    Apparve davanti al ragazzo in pochi secondi portandosi appresso una nebbiolina bianca, fissandolo in silenzio e immobile davanti a lui. Lo stava studiando, voleva carpire qualcosa da lui ancor prima di parlargli e di iniziare i convenevoli che lo avrebbero, forse, portato a diventare suo demone.
    "Non sembra così male, Vaist! E' riuscito a chiamarti correttamente... Anche se sembra molto giovane.." comunicò Avani, sbirciando nei ricordi del 'fratello'. Comunicavano spesso tra di loro tramite pensieri, era un modo più semplice e veloce che il solito parlare. Il demone, da parte sua, sembrava pensare lo stesso tuttavia nulla comparve sul suo volto che rimase imperscrutabile: voleva aspettare la mossa dell'altro prima di prendere una decisione in un modo o nell'altro.
    Quando la nebbiolina si fu dissolta, il master poté finalmente vedere il demone nella sua interezza: indossava una tunica bianca con rifiniture in oro corta davanti e un po' più lunga dietro, pantaloni bianchi e oro e calzava stivali di ferro argentato, da armatura. Sulle spalle a coprirle e riparare il collo c'era un secondo pezzo di armatura, color acquamarina e rifiniture in oro da cui partivano quattro lunghe code di tessuto bianco decorato. Ai polsi portava bracciali dello stesso colore, le mani erano guantate di nero e attorno alla vita portava una cintura di metallo alta color oro, con una fascia nera al centro, fine. Aveva i capelli raccolti ma anche in quel modo si notava la loro lunghezza. Due soli ciuffi gli contornavano il viso. Emanava un odore dolce ma non troppo melenso, sapeva di tè e di oriente.
    Comparve a pochi centimetri dal suolo, stringendo nella destra il bastone che usava per combattere. Si appoggiò a terra con un flebile TLACK dovuto alle calzature e al bastone e attese, pazientemente, che fosse l'evocatore a parlare.
    code © psìche


    Edited by Mækië¢han~ - 3/4/2016, 13:54
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Players
    Posts
    379
    Location
    Scepter 4

    Status
    Anonymous
    Non deve aspettare molto prima che il demone si palesi, accompagnato da una nebbiolina bianca che in parte lo nasconde.
    “Questo Haruki morirebbe dalla voglia di vederlo” si dice, pensando a quanto il fratellino spesso blateri – con gli occhi sbrilluccicanti in maniera quasi inquietante – di quanto vorrebbe evocare un demone.
    La prima cosa che riesce a mettere bene a fuoco, sono gli occhi ambrati dell’essere, lo osservano con attenzione, studiandolo, quindi si sente più che legittimato a fare lo stesso.
    “È potente” realizza subito, lo sente nell’aria e lo vede sul volto stesso del demone, “Almeno per una volta, quei vecchi stolti sono stati utili a qualcosa” pensa compiaciuto, senza che però trasparisca nulla dal suo volto.
    Man mano che la nebbia si dirada, Yuurou osserva con estrema attenzione il demone nella sua interezza. Si dice che, dalle ricche vesti indossate, al demone dev’essere estraneo il concetto di “basso profilo” e questo potrebbe quasi diventare un problema, dal momento che buona parte del potere di Yuurou si basa sulla sua apparente mediocrità.
    Portarsi perennemente appresso un wannabe maharaja non è esattamente il suo concetto di discrezione.
    “Be’, almeno è carino. Appariscente e brutto da guardare sarebbe una combo catastrofica” pensa, ironico.
    Si rende conto che l’alto si trova a qualche centimetro da terra solo quando sente il rumore metallico dei calzari che toccano le piastrelle del seminterrato.
    «Bentornato nel mondo umano» dice, senza particolari inflessioni nella voce. Non vuole esporsi fino a che non avrà capito che tipo sia il demone che ha davanti e perfino qualcosa di così banale come il tono della voce potrebbe rivelare su di lui più di quanto desideri.
    «Spero di non aver interrotto niente di importante» aggiunge, sorprendendosi nel realizzare che non si è trattato di un semplice convenevole.
    “Sì, insomma, a me girerebbero ampiamente le palle se fossi un demone che si sta facendo i fattacci suoi e che viene richiamato all’improvviso nel mondo umano senza possibilità di declinare l’invito. Sarò una carogna fatta e finita, ma un minimo di empatia ce l’ho anche io. Probabilmente colpa di Haruki. Mi toccherà metterlo in punizione e non farlo uscire di casa per una settimana…” si dice, incapace di mantenere del tutto serio un pensiero dall’inizio alla fine.
    Torna a fissare il demone, sentendo che probabilmente la loro reciproca valutazione è solo all’inizio.
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    You might be a genius or a prodigy or whatever, but once you’re broken, you’re no better than trash. - M.H.

    Group
    Players
    Posts
    6,063

    Status
    Offline
    ₪ Vaistravana | Avani
    1217 - Demone - Scheda - Partner
    « Are you sure enought? »
    Continuò a guardarlo senza dire nulla, continuando a valutarlo in ogni sua mossa e in ogni parola. Dai gesti e dalle parole aveva capito molto e poco allo stesso tempo. Era stato molto attento a non esporsi troppo, risultando educato ma non ingenuo, capendo al volo il suo valore e non prendendolo sotto piede. Chinò leggermente la testa, nessuno si era mai preoccupato di chiedergli una cosa simile; il loro compito, da quando umani e demoni si erano messi in accordo, era stato rispondere al loro richiamo.
    << Non è facile richiamarmi. Chiunque riesca a farlo è abbastanza degno di vedermi comparire >> mormorò semplicemente senza smettere di fissarlo senza nessuna espressione particolare. Si chiedeva se davvero fosse quel genere di Master o se fosse una montatura; in ogni caso non avrebbe accettato di fare immediatamente il patto, voleva capire almeno perché fosse stato richiamato sebbene fosse prassi comune fare il patto e poi, eventualmente, rinnegarlo.
    Si chiedeva anche se il ragazzo fosse a conoscenza della sua particolarità e dei suoi eventuali problemi; si sentiva in gran forma, non sembravano esserci problemi nell'immediato futuro ma c'erano cose che, prima o poi, avrebbe o avrebbero dovuto affrontare.
    Fece un passo in avanti, facendo scomparire il bastone poiché non era necessario e chinandosi leggermente verso di lui << Suppongo tu sia a conoscenza delle mie peculiarità. In che epoca e luogo siamo? >> domandò con voce pacata e calma, abbassando leggermente le difese. Se lo avesse attaccato avrebbe risposto prontamente, dubitava che fosse innocuo come appariva quindi sarebbe rimasto all'erta.
    - Potrei apparire all'improvviso, che ne dici? - esclamò all'interno della sua testa Avani, ridacchiando divertita. Sarebbe stato curioso vedere la sua espressione quando, all'improvviso, si sarebbe trovato una ragazza spigliata, socievole e mezza nuda al posto di un ragazzo serio e composto! Magari alla prima occasione in cui non guardava...
    - Non credo sia una buona idea... Non sappiamo ancora nulla di lui, lasciamo che si presenti e cerchiamo di capire le sue intenzioni. Non ti lascio uscire così - replicò deciso, socchiudendo appena gli occhi. Come le veniva in mente, poteva essere pericoloso e non l'avrebbe messa appositamente in pericolo! A discapito di quello che sarebbe potuto apparire, non era a conoscenza di tutto quello che era capitato ad Avani e la cosa era reciproca: potevano tagliarsi fuori a vicenda, così da tenere l'altro all'oscuro; ci erano arrivati dopo anni di allenamento e studio ma ora gli riusciva normalissimo per fortuna. Proprio per quel motivo evitava di metterla appositamente in pericolo, era molto protettivo nei suoi confronti.
    code © psìche
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Players
    Posts
    379
    Location
    Scepter 4

    Status
    Anonymous
    Si concede un rapido cenno di assenso con il capo alla risposta non-risposta del demone.
    “Non vuole esporsi, è più che chiaro. Risposte educate ma che non dicono nulla, è questa la tua strategia?” pensa, per poi dirsi che tutto sommato anche quello è un indizio, si trova davanti ad una persona molto cauta; qualità che Yuurou apprezza molto.
    Si passa una mano tra i capelli, facendo attenzione a non disfare la coda, dissimulando con il gesto il suo prendersi ulteriore tempo per studiare l’altro, che sembra più che deciso a non voler ancora stipulare il patto.
    “Moooooolto cauto”.
    Lo osserva mentre fa scomparire il bastone – buon segno, probabilmente – e si china leggermente in avanti, verso di lui, cosa che fa storcere un po’ il naso a Yuurou.
    “Okay, okay, stangone, sei più alto di me. C’è proprio bisogno di sottolinearlo?...”
    Si ritrova ad annuire di nuovo quando il demone accenna alle proprie peculiarità; il consiglio, in effetti, gli ha accennato qualcosa di molto interessante a proposito.
    “Forse è anche per via di questa particolarità che è tanto complicato evocarlo. Tanto complicato pe gli altri, ovviamente, non per me”.
    «Se ti riferisci al tuo… ah, come dire? “Dualismo”, sì, so qualcosa al riguardo, mi è stato accennato da chi mi ha consegnato il mantra» afferma con noncuranza. Si concede una rapidissima pausa per studiare un’eventuale reazione, poi riprende a parlare con tranquillità, «Siamo nell’anno duemila venti e ci troviamo a Tokyo, in Giappone» conclude.
    Il demone abbassa chiaramente la guardia, anche se di poco; sembra convinto che Yuurou possa attaccarlo da un momento all’altro, cosa che fa inarcare al ragazzo un sopracciglio.
    “Perché mai pensa che potrei attaccarlo? Insomma, che senso avrebbe passare con i vecchiacci del consiglio il tempo necessario a ricevere un mantra e poi attaccare il demone che spunta fuori? Sarebbe puro masochismo… forse è meglio giocare a carte scoperte”.
    Il sopracciglio inarcato torna alla sua posizione naturale e Yuurou accenna un sorriso.
    «Mi pare di capire, e mi scuso nel caso fossi giunto a conclusioni sbagliate, che siamo entrambi due individui molto cauti, quindi probabilmente continueremo ancora a studiarci a vicenda e a tenere la guardia almeno un po’ alzata» esordisce, incrociando tra loro le dita delle mani dietro alla nuca, «Forse risulterebbe più produttivo non stare qua al buio e magari continuare la conversazione davanti ad una tazza di tè» propone.
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    You might be a genius or a prodigy or whatever, but once you’re broken, you’re no better than trash. - M.H.

    Group
    Players
    Posts
    6,063

    Status
    Offline
    ₪ Vaistravana | Avani
    1217 - Demone - Scheda - Partner
    « Are you sure enought? »
    Portò una mano al mento, pensieroso. 2020... Non era passato poi troppo tempo da quando era stato sulla Terra l'ultima volta, forse poco più di cento anni? L'aria era sicuramente diversa, era molto più pesante rispetto ai tempi passati, era.. Sporca. Immaginava che gli umani fossero cambiati, era quasi curioso di sapere come si fossero evoluti. Storse il naso, l'aria era pesante ma non certo un problema, almeno per il momento.
    Diede uno sguardo attorno prima di guardare di nuovo il ragazzino. Cauto era un eufemismo. Sebbene non fosse mai stato la persona più estroversa, secoli di richiami in guerra lo avevano messo sempre più in guardia sulle evocazioni. Quella volta era stata strana, non avrebbe mai immaginato che un ragazzino riuscisse a richiamarlo attraverso il mantra.
    << Come mai hai usato il mantra? Non sarebbe stato più facile replicare il sigillo? >> domandò all'improvviso, alzando la sua soglia di attenzione quando nominò il té. Se c'era un modo in cui potesse corrompere e plagiare il demone millenario era sicuramente il té.
    - Non ti illudere, non sarà sicuramente come il té indiano..- mise avanti le mani la ragazza, curiosa di poter uscire. Voleva conoscere il ragazzino, le sembrava molto simpatico e poi le piacevano i bimbi e i ragazzini... Certo, questo non era l'esempio di innocenza solita dei bimbi ma aveva anche parlato di un fratellino.
    -Voglio conoscere il fratellino, chiedigli di lui!- lo esortò la ragazza, ricevendo un assenso mentale. Vaistravana sospirò internamente, possibile che non capisse la situazione? Difficilmente sarebbe stato un nemico ad evocarlo, ma non potevano abbassare la guardia!
    << Sarebbe utile che mi facessi conoscere il mondo, sì.. >> aggiunse socchiudendo gli occhi e facendo scorrere gli occhi sui suoi abiti. Non aveva intenzione di replicare quella roba, ma non poteva certo girare in quel modo. Schioccò le dita e gli abiti cambiarono leggermente, diventando un tradizionale abito indiano, di foggia ricca, Camicia azzurra con ricami blu e bianchi, pantaloni morbidi neri e calzari tradizionali blu e azzurri. Sicuramente meno vistoso del precedente!
    Fece un paio di passi in avanti, alzando una mano
    << Vorrei sapere cosa conosci di me. Il poco che sai.. >> mormorò semplicemente mentre portava le mani a sistemare l'acconciatura. Quella, a differenza degli abiti, non era cambiata. Le mani ora non erano guantate ma a dispetto della sua natura erano estremamente lisce e ben curate. Probabilmente usava qualche incantesimo, non potevano certo esserlo per natura!
    Si apprestò a seguirlo ovunque volesse andare.
    code © psìche
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Players
    Posts
    379
    Location
    Scepter 4

    Status
    Anonymous
    Yuurou osserva il demone, assorto in un’aria pensosa con tanto di mano portata prontamente al mento.
    “Chissà quand’è stata l’ultima volta in cui è stato qua nel mondo umano, probabilmente dev’essere almeno un po’ disorientante. Male, molto male, questo lo terrà ancora di più sull’attenti… o, almeno, questa è la reazione che avrei io” pensa, stiracchiandosi appena. L’evocazione è durata a lungo e per tutta la sua durata lui è stato nella stessa posizione, seduto a terra a gambe incrociate, con il risultato di sentirsi tutto abbastanza indolenzito e ne risente soprattutto adesso che può di nuovo assumere una posa rilassata.
    La domanda del demone lo coglie del tutto impreparato. Sbatte un paio di volte le palpebre, perplesso; per un secondo si sente quasi come uno studente sotto interrogazione, e allora non può trattenere un sorriso vagamente sprezzante.
    “Dio, quanto odiavo le interrogazioni” pensa. Si passa una mano tra i capelli, “Perché hai fatto questo e non quello? Perché non motivi le tue scelte per ogni muscolo che muovi?... Perché respiri?”
    Si costringe ad addolcire il sorriso, perché dopotutto lo sprezzo non è indirizzato al demone ma a quelle sottospecie di… può davvero definirli “professori”?
    «Be’», esordisce, quasi esitante, «Mettiamola così: sono molto più portato per i mantra che per la replicazione dei sigilli» minimizza, restando più vago possibile. Non c’è bisogno che l’altro venga già a conoscenza del Dom.
    “E meno male che ho proposto io di giocare a carte scoperte” pensa, ironico.
    Nota subito quanto il grado d’attenzione del demone si sia notevolmente alzato alla sola menzione del tè. Si concede, quindi, di sorridere internamente per la piccola vittoria appena conseguita, senza che la soddisfazione trasparisca sul suo viso.
    Sta per dire qualcosa, ma vede l’altro quasi assorto e inclina di lato la testa, incuriosito. Ci pensa qualche istante, poi arriva all’ovvia conclusione.
    “Probabilmente sta comunicando con l’altra sua metà”, deduce, “Telepatia, molto utile. Chissà come dev’essere un’esistenza del genere. Immagino sia una risorsa ed una condanna al tempo stesso”.
    Annuisce appena alla richiesta del demone di fargli conoscere il mondo, per poi osservare i suoi abiti cambiare. Si concede un rapido sospiro di sollievo nel constatare che ha optato per un vestiario molto più sobrio; ancora appariscente, sì, ma decisamente molto più accettabile.
    “Dopotutto Tokyo è piena di pazzi, si può tranquillamente dire che può passare abbastanza inosservato anche in questo modo” pensa.
    «Credimi, questo è già un ottimo inizio» dice, con tono un po’ più allegro.
    Il demone avanza e alza una mano, ma lui non si allarma, soprattutto perché basta un istante per rendersi conto che sta solo andando ad aggiustarsi l’enorme massa di capelli.
    Lo conduce su per le scale, mentre si appresta a rispondere alla domanda che gli ha posto, «Dire che so poco per quanto riguarda te è più che appropriato; in effetti, l’unica cosa di cui sono a conoscenza è la tua dualità e mi pare anche di aver inteso che tu sia l’unico demone esistente con questa particolarità» spiega, raggiungendo la cucina, coprendosi appena gli occhi con una mano per lo sbalzo di luminosità.
    Haruki, a differenza sua, ama la luminosità e quella cucina è stata l’ennesimo capriccio al quale Yuurou non è stato in grado di dire di no.
    L’unica finestra, se così può essere chiamata, occupa un’intera parete e dà diretto accesso al cortile da cui si può godere la vista di un ciliegio appena fiorito. Le pareti avorio contribuiscono a permettere alla luce di ampliare il suo raggio; gli unici vezzi che Yuurou è riuscito a concedersi sono le sedie e la parte inferiore del mobilio di un marrone tanto scuro da sembrare quasi nero, in contrapposizione con il tavolo, il bancone e i pensili laccati di un bianco lucido.
    In un angolo del tavolo c’è ancora la sua borsa a tracolla, che ha abbandonato lì con noncuranza per la fretta di raggiungere il seminterrato ed iniziare l’evocazione. Sposta la borsa su una sedia e fa cenno al demone di accomodarsi, poi apre l’anta del pensile sopra al piano cottura, frugando tra i barattoli di tè sfuso.
    «Del Masala Chai può andar bene?»
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    You might be a genius or a prodigy or whatever, but once you’re broken, you’re no better than trash. - M.H.

    Group
    Players
    Posts
    6,063

    Status
    Offline
    ₪ Vaistravana | Avani
    1217 - Demone - Scheda - Partner
    « Are you sure enought? »
    Rimase un attimo pensieroso, portandosi una mano al mento. Fortunatamente non lo conosceva così bene, non conosceva né i suoi punti di forza né i suoi punti deboli... Meglio così, non avrebbe dovuto preoccuparsi di eventuali ritorsioni indesiderate. Sentiva Avani scalpitare e sospirò leggermente, chiudendola fuori dalla propria mente. Non l'avrebbe fatta apparire per ora, non era del tutto convinto che non fosse un tipo pericoloso, quello!
    << Scoprirai presto che un demone potente richiede maggior cura di un demone normale..>> mormorò semplicemente, portandosi una mano alla gola. Pizzicava leggermente ma presto si sarebbe adattato, come aveva sempre fatto nel corso delle varie evocazioni. Per il momento non sembravano esserci pericoli fisici, a tempo debito, eventualmente, gliene avrebbe parlato.
    Lo seguì al piano superiore, portandosi una mano davanti agli occhi per abituarsi a quell'esplosione di luce. L'arredamento era piuttosto semplice, bianco a contrasto scuro era molto bello. Si guardò attorno, passando due dita sul piano liscio del tavolo e guardandolo serio. Davvero voleva provare a far colpo così? << Se è fatto decentemente, potrei accettarlo... >> rispose semplicemente, avvicinandosi alla portafinestra e guardando i fiori sbocciati. Senza nemmeno chiedere il permesso uscì dalla cucina, passando attraverso il vetro rendendosi incorporeo. Una volta fuori i suoi abiti cambiarono ancora ma questa volta cambiò anche il corpo: sebbene non volesse, non poteva tenerla prigioniera, male che andava avrebbe ripreso il comando per proteggerla.
    Si abbassò leggermente, i capelli cambiarono e si sciolsero in due codini lunghi. La pelle si fece più abbronzata e gli abiti quasi sparirono completamente: piedi scalzi, accessori nei capelli e una semplice tunica bianca aperta ai lati a coprirla, per quel poco che in effetti la copriva. Doveva essere, per forza di cose, Avani.
    Tese la mano per raccogliere un fiore, voltandosi poi verso il ragazzo e salutandolo con un enorme sorriso; era più aperta del fratello, decisamente meno pudica e silenziosa!
    << E' bellissimo qui! Sembra molto più tranquillo degli ultimi posti in cui siamo stati! >> esclamò pensando che potesse sentirla senza problemi. Non aveva contato la porta chiusa e il fatto che probabilmente Yuu stesse facendo il té.
    code © psìche
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Players
    Posts
    379
    Location
    Scepter 4

    Status
    Anonymous
    Ovviamente, aver rivelato al demone di non sapere praticamente nulla su di lui potrebbe quasi essere considerato come mettere al corrente l’altro di essere in svantaggio, tuttavia Yuurou non se ne preoccupa più di tanto, è un rischio calcolato e sostenuto dal fatto che, dopotutto, la cosa è reciproca.
    “Io non so nulla su di te ma anche tu non sai assolutamente nulla su di me, partiamo esattamente alla pari e forse questo ti farà abbassare almeno un po’ la guardia. Si può quasi dire che la mia ammissione di ignoranza sia un vantaggio mascherato da svantaggio” pensa, accennando un sorriso.
    Annuisce appena alla frase dell’altro circa la cura da prestare ad un demone potente. Non che condivida molto il punto di vista, ma decide che non è affatto saggio affrontare l’argomento in questo preciso momento: si stanno ancora studiando a vicenda, cercando di capire quanto ci si possa fidare l’uno dell’altro, certe discussioni è meglio affrontarle dopo aver stabiliti delle basi abbastanza solide.
    “Come no: grande, vaccinato e con un triliardo di anni più di me e… dovrei farti da balia? Nah, non credo proprio” pensa, ironico, per poi permettersi un lieve sbadiglio.
    Alla frase del demone, quasi troppo <i>tsundere
    per essere vera, Yuurou non riuscì a trattenere una sottile risatina.
    “Probabilmente pensa che io stia cercando di far colpo o qualche stronzata simile” pensa, “No, io mi limito ad osservare, riflettere ed elaborare la soluzione migliore anche se si tratta semplicemente di offrire un tè ad un demone viziato. Niente arruffianamenti, solo strategia”.
    Preparare il Masala Chai non era eccessivamente complicato, era solo molto più lungo di un qualsiasi altro tè e richiedeva più passaggi, senza contare che Yuurou non fa mai nulla senza avere la certezza di essere più che perfetto nel farlo.
    “Che senso avrebbe offrire un Masala Chai senza saperlo preparare? Sarebbe idiota”.
    Non perdendo mai di vista il demone con la coda dell’occhio, mette la cannella, i chiodi di garofano e il cardamomo nell’infusore e lo immerge nell’acqua.
    Intravede il demone cambiare aspetto, ma non ci fa troppo caso, aspettando che l’acqua inizi a bollire. Succede proprio quando l’altra dice qualcosa – che lui non sente a causa del vetro spesso che separa la cucina dal giardino.
    Abbassa la fiamma al minimo e va ad aprire la portafinestra.
    “Tanto ci vorranno quindici minuti”
    «Scusa, non ho sentito quello che hai detto», dice, accennando un sorriso.
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    You might be a genius or a prodigy or whatever, but once you’re broken, you’re no better than trash. - M.H.

    Group
    Players
    Posts
    6,063

    Status
    Offline
    ₪ Vaistravana | Avani
    1217 - Demone - Scheda - Partner
    « Are you sure enought? »
    La ragazza gli si avvicinò quasi saltellante. La tunica bianca era formata da due pezzi di tessuto leggero annodati sulle spalle e agli angoli inferiori all'altezza delle ginocchia. Lo scrutò sorridendo, non sembrava allarmata come la sua metà o in guardia, era piuttosto tranquilla e sembrava a suo agio. Era un ragazzino, avrebbe potuto ucciderlo probabilmente quindi non ci pensava. Era anche così carino, se proprio fosse andata male quell'esperienza avrebbe potuto farsi una bambola umana.. << ... No, non ti trasformerei in bambola... >> sussurrò tra sé e sé, ridacchiando.
    Si chinò leggermente verso di lui, posando poi il fiore sul suo capo e sorridendo dolcemente. Finalmente un ragazzino, poteva far uscire il proprio lato materno! << Come avrai intuito, io sono Avani! Sei davvero carino, lo sai? >> mormorò tirandosi indietro per tornare dritta. Lo aveva studiato un poco e dubitava fosse cattivo, quindi si sarebbe fidata << Ah, era da molto che non uscivo allo scoperto!>> esclamò felice, andando a saltellare sul prato. A differenza del fratello, sprigionava energia e buonumore da tutti i pori. Come tutti i demoni antichi, nascondeva sicuramente i lati oscuri e si era concentrata a diventare una ragazza quasi superficiale a prima vista; si era ripromessa di non voler più far soffrire il fratello né eventuali amici. Voleva dimenticare il passato, voleva nascondere quello che era stata e quello che era successo. Alzò le braccia al cielo, roteando su se stessa prima di fermarsi e guardare il nuovo padrone << Grazie per averci evocati... Vaist non lo ammetterà mai, ma anche lui voleva tornare in questo mondo... Che guerre ci sono? >> chiese semplicemente mentre si scioglieva i codini. Era da un po' che non lo faceva, voleva sentirsi libera! Scosse la testa, socchiudendo gli occhi mentre lo faceva, in modo da liberare per bene i capelli << Non vedo l'ora di conoscere il tuo fratellino... E' piccolo?>> gli chiese, guardando le nuvole in cielo. Era proprio un'epoca strana, Vaist l'aveva avvertita eppure era stato strano lo stesso: l'aria puzzava, era pesante e appiccicaticcia... Chissà che diamine avevano fatto a quel mondo!
    code © psìche
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Players
    Posts
    379
    Location
    Scepter 4

    Status
    Anonymous
    La ragazza è decisamente diversa rispetto alla sua controparte, non solo per l’aspetto ma soprattutto per il carattere.
    Così solare e piena di vita, sembra l’esatto opposto dell’altro, tuttavia Yuurou non ha dubbi sul fatto che sotto quel faccino angelico si nasconda qualcosa.
    “Parliamo pur sempre di un demone millenario: non si può vivere così a lungo e vedere davvero tutto con gli occhiali rosa. Dev’essere una maschera costruita ad arte. Come la mia, d’altronde”.
    Un’altra cosa che non condivide con la controparte è decisamente l’abbigliamento, Yuurou è più che convinto che alla ragazza non farebbe male qualche altro metro di stoffa addosso, ma ad essere sincero non ha la minima idea di come farglielo notare.
    “Potrei mettergliela sul piano culturale…” pensa, decidendo che, sì, decisamente farà così. Sta per aprire bocca, ma la ragazza lo precede, mormorando qualcosa sul non trasformarlo in una bambola.
    “Ma che cazz-?”
    Decisamente strana come frase, senza contare che Yuurou ha sempre trovato vagamente inquietanti le bambole, più simili a cadaveri che a persone vive, per ovvi motivi.
    “Un’altra spilungona che si vanta della propria altezza…” pensa sconsolato, quando la ragazza si china su di lui e gli mette un fiore tra i capelli, “… Ma sul serio?!”
    Non obbietta nulla, aspettando il momento di tornare in cucina per levarsi quella roba dalla testa, «Finalmente qualcuno che si presenta. Temo che la tua controparte si sia dimenticata di dirmi il suo nome» commenta con leggerezza, glissando volutamente sulla parte in cui Avani gli dice di trovarlo carino
    “Per le palle di Merlino, sembra quasi che stia vezzeggiando un gattino- Quasi quasi preferivo Mister Tsundere, almeno aveva l’aria di prendermi sul serio…”
    Annuisce al ringraziamento di Avani, «Non so come sia il mondo demoniaco, ma mi fa piacere che non sia per voi un dispiacere ritrovarvi qua. Al momento non c’è in corso alcuna guerra importante, più che altro ci sono piccole guerre civili sparse qua e là, ma niente di realmente serio».
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    You might be a genius or a prodigy or whatever, but once you’re broken, you’re no better than trash. - M.H.

    Group
    Players
    Posts
    6,063

    Status
    Offline
    ₪ Vaistravana | Avani
    1217 - Demone - Scheda - Partner
    « Are you sure enought? »
    Arricciò le labbra prima di alzare un sopracciglio e ridacchiare divertita. Presentazione? Era logico che Vaist non si fosse presentato, dopotutto conosceva già il suo nome, no? << Lui è Vaistravana, io Avani. Lui originario dell'India, io della penisola araba >> spiegò candidamente, sistemandosi la veste e guardandolo tranquilla. Non era stupida, come non lo era Vaist; avevano ben compreso il fatto che il ragazzino si stesse mascherando e proteggendo in qualche modo, era una precauzione normale nel loro mondo.
    Nessuna guerra in corso, quindi doveva trattarsi di altro... Al momento non gli interessava quella parte, dovevano prima capire se potesse essere un ottimo Master o meno. Lo scrutò per un attimo, prima di indicare la casa con un cenno della testa << Forse sarebbe meglio rientrare, che ne dici? >> domandò facendo un paio di passi, non voleva certo che si dimenticasse del té!
    Voleva capire che tipo di combattimenti avrebbero avuto, come porsi con lui e in generale in quel nuovo mondo, il motivo del loro richiamo e soprattutto sul suo stile di combattimento. Avendo evocato loro era fortunato poiché poteva scegliere se usare magia o corpo a corpo; in base a quella scelta avrebbero intensificato l'allenamento con uno o con l'altro. << Tuo fratello vive con te? Sa che sei un evocatore? Non siete più ricercati e uccisi? >> fece l'ennesima domanda, era curiosa di sapere e aggiornarsi, così come anche la sua parte maschile. Erano stati evocati anche in mezzo alle battaglie, di conseguenza avevano sviluppato fin da subito un'innata curiosità delle questioni circostanti e della situazione bellica. Fortunatamente in quel caso non sembrava esserci guerra quindi potevano stare tranquilli e conoscersi con calma.
    Avrebbero dovuto anche trovare una reliquia in cui riposare, non era certo comodo dover tornare nel mondo demoniaco ogni volta, sicuramente sarebbe stato più utile essere sempre a portata di orecchio, dato che nel mondo demoniaco potevano raggiungerli solo le evocazioni.
    code © psìche
     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Players
    Posts
    379
    Location
    Scepter 4

    Status
    Anonymous
    Anche Avani, come la sua controparte, lo sta studiando, anche se in modo diverso; si può quasi dire che – se il bersaglio fosse stato un individuo meno attento di Yuurou –, quello della ragazza sarebbe il modo più sicuro per studiarlo.
    Vaistravana lo fa apertamente, non lasciando adito a dubbi, Avani maschera le sue osservazioni con l’esuberanza, lasciando all’apparenza nulla di diverso da una ragazza frivola.
    “Ci sa fare” pensa, incrociando appena le braccia al petto.
    Avani prone di rientrare, quindi Yuurou guarda l’ora: le spezie sono in infusione da appena la metà del tempo richiesto, ma non il ragazzo si dice che non c’è nulla di male nel rientrare prima, quindi annuisce brevemente.
    «Certo, nessun problema».
    Quando rientrano, l’aria delle cucina è già satura del profumo della cannella, dei chiodi di garofano e del cardamomo.
    «Sì, mio fratello vive qua con me, ma sta studiando anche lui per diventare evocatore, quindi è più il tempo che passa fuori casa» spiega, cominciando a preparare le tazze e tutto l’occorrente.
    Sa che prima soddisferà a pieno la curiosità dei due demoni e prima potrà stringere il patto.
    «A questo proposito, no, niente più persecuzioni, anzi. Sembra quasi che adesso siano gli evocatori a controllare questo mondo sopravvalutato».
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    You might be a genius or a prodigy or whatever, but once you’re broken, you’re no better than trash. - M.H.

    Group
    Players
    Posts
    6,063

    Status
    Offline
    ₪ Vaistravana | Avani
    1217 - Demone - Scheda - Partner
    « Are you sure enought? »
    Sorrise tranquillamente, mettendosi seduta e sistemandosi l'abito in modo che la coprisse un po', per poi guardarlo incerta. Magari gli dava fastidio il modo in cui si era presentata; amava essere libera, fosse stato per lei si sarebbe 'vestita' unicamente con tatuaggi e dipinti, ma Vaistravana l'avrebbe rinchiusa nella subcoscienza... Sospirò pacatamente, arricciando le labbra -Oh, quindi potrebbe esserci presto un altro demone!- esclamò battendo le mani entusiasta. Non vedeva l'ora di incontrare il fratellino e l'eventuale demone che lo accompagnava! Ammesso ne avesse uno...
    -E tu, tu perché ci hai chiamati? Non certo per combattere, presumo. Questa casa, il fatto che non ci sono adepti e il fratellino... Non credo siano una messa in scena per ingannarci, quindi... Perché un ragazzino apparentemente tranquillo come te ha richiamato un demone potente come noi?- domandò semplicemente, lasciando cadere la maschera e andando dritta al sodo. Non si sarebbe accontentata di mezze risposte, false verità o ipotesi. -Dovremo stipulare un patto e non credo che mentire convenga a nessuno, tanto meno a te, umano.- lo mise in allerta. Dopotutto, nonostante il suo fare spensierato, non sarebbe stato il primo omicidio; come aveva ben pensato il ragazzo la sua era una maschera, ben fatta ma sempre una maschera.
    Annusò l'aria, impregnata dell'odore del té e si leccò le labbra, attendendo il momento in cui avrebbe potuto berlo. Aveva una nota stonata, ma probabilmente era fin troppo abituata al cibo demoniaco che si era dimenticata quanto fosse diverso sulla terra -Mh... Galileo ci trattava benissimo, ma non era affatto bravo a fare il té, no..- mormorò sovrappensiero, parlando quasi con se stessa.
    code © psìche
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Players
    Posts
    379
    Location
    Scepter 4

    Status
    Anonymous
    Avani sembra più che entusiasta all'idea che Haruki possa diventare evocatore e stringere un patto con un Demone.
    Lui, invece, si limita a storcere il naso alle parole allegre della ragazza, perché ha sempre disapprovato profondamente la scelta del suo adorato fratellino di seguire le sue orme. Quello è un mondo in cui un ragazzo puro come Haruki non dovrebbe neanche esistere, a dirla tutta, ma ormai c'è e lui non può neanche fare qualcosa per proteggerlo dalle sue stesse decisioni azzardate.
    "È inutile, alla fine cederò a qualsiasi sua richiesta, quindi mi è impossibile proteggerlo anche da se stesso e dalla sua idiozia fulminante." pensa, leggermente sconfortato da quei pensieri.
    Torna a controllare il tè, giusto per avere una scusa per voltarsi e nascondere ad Avani quel breve attimo di debolezza.
    Torna del tutto in sé quando la ragazza gli rivolge nuovamente la parola e questa volta la sua voce perde ogni traccia di allegria e si fa seria. Finalmente si gioca a carte del tutto scoperte.
    Si avvicina e si siede di fronte a lei, mostrandosi per nulla turbato da quella lieve minaccia. A pensarci bene, è davvero tanto tempo che non combatte seriamente contro qualcuno, quindi per un momento è seriamente tentato di dire qualcosa che possa far arrabbiare Avani e vedere con i propri occhi fino a che punto è un demone potente.
    Scaccia quell'idea perché ha davvero bisogno dell'aiuto del demone e indisporlo non è propriamente la cosa più saggia da fare. E anche perché Haruki ama davvero quella casa, demolirla i uno scontro sarebbe poco carino nei suoi confronti.
    «Capisco l'essere diffidenti, davvero, lo capisco. Tuttavia tu e la tua controparte non state avendo a che fare con uno stupido, quindi sarei grato ad entrambi di smetterla di supporlo» esordisce tranquillo, accavallando le gambe, «Se vi ho evocati è perché ho evidentemente bisogno del vostro aiuto, quindi perché dovrei mentire? Dandovi informazioni sbagliate sareste delle palle al piede piuttosto che un aiuto».
    Ancora una volta storse appena il naso, perché davvero non sopportava il fatto di essere trattato come un idiota e non era la prima volta dall'apparizione del demone che veniva trattato da presunto tale.
    «Nove anni fa, alcuni Demoni hanno ucciso i miei genitori. A me, sinceramente, non importa nulla, ma Haruki è rimasto sconvolto, al punto che potrebbe anche decidere di vendicarsi e lui…» esita qualche istante, distogliendo appena lo sguardo, «… Be', diciamo che lui non è fatto per questo genere di cose, dopo starebbe ancora peggio, quindi devo esserlo io a farlo. Per anni ho cercato informazioni ed ho scoperto solo che si tratta di evocatori illegali e di Demoni che operano come una sorta di setta e tutti loro, come segno di riconoscimento portano lo stesso tatuaggio al polso sinistro.
    Scoperto questo, non sono riuscito ad andare oltre, tuttavia si sono aggiunti degli interrogativi… tipo, se c'è di mezzo una setta, non credo che fosse un omicidio fine a se stesso, quindi cosa nascondevano i miei genitori?
    Mi spiace, ma questa volta siete stati evocati per qualcosa di ben più basso di una guerra, si tratta di semplice vendetta contro uno svariato numero di demoni e relativi evocatori».

     
    .
17 replies since 1/4/2016, 12:39   254 views
  Share  
.
Top